Chi sono

Listen to my story. This may be our last chance

Tidus – Rovine di Zanarkand – Final Fantasy X

La leggenda narra che sia nato nel 1995 a Latina, abbia vissuto a Milano dal 2015 al 2023 e che da Aprile 2023 sia diventato quello che viene definito un nomade digitale, lavorando come sviluppatore software. Dal 2021 in poi sono stato poco più di un fantasma nella città lombarda e, da quando ho la possibilità di lavorare da remoto, ho passato davvero poco tempo nella città pagando l’affitto senza motivo. I miei avvistamenti sono rari e i miei amici quando mi vedono scattano delle foto in stile Bigfoot.

Fin dalla mia infanzia, ho sviluppato la passione per i viaggi e la curiosità di esplorare il mondo, grazie all’ispirazione dei miei genitori. Il viaggiare rappresenta per me l’opportunità di aprire la mente e di scoprire costantemente qualcosa di nuovo: tradizioni, abitudini e anche aspetti insoliti di altri paesi che definiscono la normalità. Affronto l’ignoto con entusiasmo anziché timore, trovando sempre affascinante ciò che è diverso e integrandolo pienamente nella mia vita quotidiana. L’atteggiamento di accoglienza verso le novità e l’interesse genuino verso ciò che è unico rappresentano un elemento essenziale nel mio percorso. Tutte le conoscenze e le scoperte fatte durante i viaggi contribuiscono al mio benessere quotidiano, mi aiutano a uscire dalla mia routine consolidata e a guardare le cose da prospettive diverse, ampliando così la mia visione del mondo.

Con i miei genitori a La Morra, nelle langhe, in Piemonte

Da Marzo 2020, per via del covid, ho sbloccato la possibilità di lavorare da remoto e ho avuto la voglia di diventare un nomade digitale con la possibilità di lavorare da qualsiasi luogo a patto di avere una connessione a internet, una presa della corrente e il computer. Da quel momento la mia vita è cambiata e quello che era un hobby del fine settimana è diventato uno stile di vita.

Da Aprile 2023 vivo da nomade e la prima tappa è stato il sud est asiatico con tappe in Malesia 🇲🇾, Bangkok 🇹🇭 poi per Singapore 🇸🇬, Bali 🇮🇩 ed un rientro soft con Istanbul e Budapest. L’esperienza mi ha formato e mi è piaciuta tanto da volerci tornare di nuovo.

Mi piace viaggiare da solo ma non disdegno la compagnia, ammetto però che sono due stili di viaggio completamente diversi. È raro trovarsi bene in viaggio con le persone quando si è abituati alla libertà della solitudine.

Passioni

Lido di Latina, mentre lavoro da remoto

La lettura è una delle mie più grandi passioni. Tra gli autori che preferisco spiccano nomi come Carlos Ruiz Zafon, Sebastian Fitzek e Jo Nesbø, quest’ultimo addirittura mi ha spinto a visitare la Norvegia. Sebbene sia un appassionato del genere giallo in generale, ciò che mi affascina maggiormente è la componente psicologica, e gli psychothriller rappresentano la mia vera passione.

L’ascolto della musica è un’altra delle mie attività preferite, tanto che nell’anno 2021 ho totalizzato ben 58 mila minuti su Spotify. Il mio cuore è legato al genere rock e, in particolare, i Linkin Park sono la mia band preferita. Tuttavia, non chiudo la porta a nessun genere musicale.

Il nome del mio blog trae origine da una serie di viaggi solitari con uno zaino, nati in risposta alla tendenza delle compagnie low-cost di limitare il bagaglio a mano. Questa situazione mi ha offerto l’opportunità di organizzarmi in modo differente rispetto alla solita routine e di viaggiare in maniera confortevole. Uno zaino ti costringe a portare solo l’essenziale, rendendoti leggero e ben organizzato. Da un punto di vista filosofico, viaggiare con uno zaino rappresenta una riflessione sulle cose importanti, tralasciando il superfluo – è uno stile di vita in sé.

Per quanto riguarda la fotografia, preferisco mettere in risalto paesaggi e persone intenti nelle loro attività piuttosto che trovarmi al centro delle foto. Utilizzo principalmente lo smartphone per catturare immagini, sia per viaggiare leggero che per la sua praticità. Ogni tanto, utilizzo una fotocamera e un drone per immortalare scatti più specifici.

Fortezza di Masada, Gennaio 2023

La descrizione che mi si addice meglio, anche se molto abusata, è quella della sindrome di Wanderlust che riporta Wikipedia

La Wanderlust indica il desiderio di andare altrove, di andare oltre il proprio mondo, di cercare qualcos’altro: un desiderio di esotismo, scoperta e viaggio.

Può riflettere un’intensa voglia di autosviluppo personale attraverso la scoperta dell’ignoto, affrontando sfide impreviste e conoscendo culture e stili di vita sconosciuti. Può essere guidato anche dal desiderio di fuggire e lasciarsi dietro sentimenti depressivi di colpa.

Durante l’adolescenza, l’insoddisfazione dovuta alle restrizioni vissute nella propria città possono alimentare questo desiderio di allontanarsi e viaggiare

I miei ultimi viaggi li trovate sul profilo Instagram:

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